La Chiesa Collegiata venne edificata a Santarcangelo tra il 1744 e il 1758 su disegno dell’architetto riminese Buonamici. Vi sono ospitate all’interno numerose opere d’arte tra cui:
- Organo ligneo di Gaetano Callido (1779)
- Pala d’altare del pittore santarcangiolese Guido Cagnacci (1635), raffigurante Gesù bambino con San Giuseppe e Sant’Eligio
- Crocifisso di Scuola Giottesca Riminese del ‘300
- Pala d’altare raffigurante San Michele Arcangelo, opera dell’artista bolognese Giovan Gioseffo dal Sole (17° secolo)
- Rilievo commemorativo di Angiola Franchini, opera del santarcangiolese Gaetano Lombardini, allievo di Antonio Canova (19° secolo).
Segnaliamo la pala di Francesco Nagli (detto il Centino) raffigurante Sant’Antonio Abate ed Isidoro Agricola collegata alla venerazione che nella civiltà contadina era rivolta al Santo protettore degli animali.
Consigliamo di rivolgere particolare attenzione alla cappella ottocentesca ospitante le reliquie del Beato Simone Balacchi, frate laico domenicano (1250 – 1319), il cui corpo è ospitato in una teca di vetro.
Nella cappella è collocata, sopra il portale d’ingresso, un’arca in marmo rosso di Verona, in cui è stato ospitato un tempo il corpo della Beata Chiara da Rimini.
In Collegiata si trova anche la lapide in ricordo di Padre Pasquale Tosi, primo missionario, amministratore apostolico ed esploratore dell’Alaska. La Chiesa è aperta tutti i giorni ad orario continuato.