L’autunno, con la vendemmia e la spremitura delle olive, segnava la fine dell’annata agricola. Era il momento del rinnovo del contratto tra proprietari terrieri e mezzadri, che si preparavano per “fare San Martino”, cioè traslocare nella nuova proprietà entro i primi di novembre. Era anche il periodo in cui si acquistava nuovo materiale per il lavoro nei campi e si vendevano il vino nuovo e i capi di bestiame nelle numerose fiere e sagre, legate ai prodotti della terra. Questa stagione è particolarmente ricca dal punto di vista della qualità e della quantità di materie prime che la natura ci regala; si spazia dalle varietà di frutta (castagne e marroni del Montefeltro, cachi, melagrane, giuggiole, uva, olive, ecc.) ai funghi e tartufi, alla cipolla dell’acqua di Santarcangelo, alle rosole e persino alle lumache.
Ecco un itinerario di due giorni e una notte alla ricerca dei sapori autunnali della Valmarecchia.