Quando si parla di piadina si pensa alla Romagna, ma per la Valmarecchia la piadina è sacra. Qui, nonostante gli innumerevoli punti vendita, la gente la fa ancora in casa: più che un’abitudine è un rito. Ma c’è tanto altro; vediamo allora cosa non è il caso di perdersi qualora si passi in questa profumata valle…
Le tagliatelle, il Trebbiano e il Sangiovese a Santarcangelo
Il miele e l’olio Extra Vergine a Poggio Torriana
La carne di maiale a Verucchio
Il formaggio di fossa Ambra di Talamello, i marroni e le castagne a Talamello
La carne bovina marchigiana e la polenta a Novafeltria
Il Balsamo di Cagliostro, le ciliegie, le patate e il Mandolino di Montefeltro a San Leo
Il pane e la spianata a Maiolo
Il tartufo bianco e nero a Sant’Agata Feltria
I funghi prugnoli a Pennabilli
Il Raviggiolo a Casteldelci
Un vero itinerario del gusto.
Non importa da dove si arrivi, l’importante è passare da qui e… “to taste”.