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Itinerari

Dal Parco Marecchia a Verucchio – Percorso di interesse naturalistico, storico e paesaggistico

 

Il tracciato interessa il Marecchia, tratti di campagna periurbana e l’abitato storico di Verucchio. Dalla riva fluviale destra, a partire dal parco pubblico, si sale a Verucchio per inoltrarsi nel centro storico e nell’area cittadina, tornando al parco per la Pieve romanica. Oltre al segmento iniziale, il tracciato compie un doppio anello, consentendo una visita ampia e articolata dell’area fluviale e collinare, dominata dall’antichissimo abitato di Verucchio, situato su un macigno calcareo posto in posizione strategica e di assoluto rilievo paesaggistico.

Verucchio, con il borgo e la rocca, è tutt’uno con il suo monte, con le sue colline e il suo fiume, che sembra guardare dall’alto con severità e compiacimento. La diversità delle forme fisiche del territorio ha precise origini geologiche. La Valle del Marecchia è stata interessata da una complessa sequenza di eventi geologici di natura sedimentaria e tettonica. Tutte le formazioni geologiche della zona sono di origine marina. I terreni argillosi che costituiscono le colline, si sono depositati su fondali in un lontano contesto paleogeografico che gli studiosi definiscono Ligure-tirrenico. La massa plastica delle argille è traslata verso le posizioni attuali, trasportando sul loro dorso, con un movimento lento ma continuo, spessori di calcari che andavano gradualmente accrescendosi, sempre in ambiente marino. Il moto di dislocazione del complesso argille- calcari, generato da formidabili spinte sotterranee connesse all’orogenesi appenninica, ha fratturato e disperso i grandi blocchi calcarei che oggi costellano la media e bassa Valmarecchia, paragonati a zattere che galleggiano su un mare tempestoso. Una volta emerso, l’intero sistema ha subito un profondo rimaneggiamento ad opera degli agenti atmosferici, delle acque superficiali e sotterranee. Il paesaggio fisico è la risultante di queste azioni: giganteschi macigni calcarei, compatti e resistenti, che sovrastano come isole i terreni argillosi erosi in profondità. Ne sono testimoni, li ricordiamo per la vicinanza, il Monte Titano, con la tipica vergenza ad est, e i rilievi di Torriana e Montebello, quasi a fronteggiare Verucchio, sulla riva opposta del Marecchia. A partire da determinate fasi storiche, le sommità di questi rilievi esercitano una forte attrazione insediativa, motivata da fattori climatici, di sicurezza, di controllo del territorio.

Verucchio è al centro del fenomeno insediativo della ricca e raffinata Civiltà Villanoviana che, secoli prima dell’arrivo dei Romani, si stabilizza sul pianoro, controllando la via di comunicazione tra adriatico ed Etruria e il transito commerciale dell’ambra. Molto più tardi Verucchio partecipa appieno alla fase di incastellamento, con la nascita e lo sviluppo del borgo murato e della rocca malatestiana. Verucchio, è un aspetto meno noto, è sede anche di istituzioni politico-religiose e comunità monastiche. Basti pensare alla Pieve romanica ai piedi della rupe o al monastero dei Padri Agostiniani, ora sede del Museo Archeologico, sede espositiva di eccezionali reperti Villanoviani. L’interesse del percorso non si limita agli elementi storici e archeologici.

Dal punto di vista naturalistico è di grande attrattiva l’alveo del Marecchia all’altezza del Parco, dove le acque hanno scavato un canale nel substrato arenaceo e argilloso, conseguenza di profondi squilibri idrogeologici che hanno coinvolto il fiume. E ancora, l’ambiente delle rive, con la sua varia fauna, la flora e la vegetazione che muta al succedersi degli ambienti. A conferma della rilevanza naturalistica e ambientale, la golena del Marecchia nel tratto da Ponte Verucchio a San Martino dei Mulini è stata riconosciuta come SIC (Sito di Importanza Comunitaria), congiuntamente all’Oasi di Torriana e Montebello. Nell’insieme il SIC fluviale e collinare si estende per 2232 ettari. I SIC sono ambiti territoriali destinati alla conservazione o ripristino di habitat naturali e delle specie selvatiche e fanno parte di una rete di aree tutelate (Rete Natura 2000) finalizzate alla salvaguardia della biodiversità nelle regioni biogeografiche europee.

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Durata4 ore
Distanza12,6 km
Come affrontare l'itinerarioA piedi

I comuni dell'itinerario