In passato le fiere delle zone rurali rappresentavano un’occasione per scambiare merci, beni agricoli e bestiame. La Fiera di San Martino si svolge da circa due secoli a Santarcangelo di Romagna, che era la cittadina più popolosa della vallata. Qui giungevano contadini e allevatori che scendevano con i loro animali dai paesini della media e alta Valmarecchia.
Questa fiera rappresenta ancora oggi un appuntamento importante per tutta la vallata ed è conosciuta dalla gente del posto come la “fira di bécch”. Sotto il monumentale arco di piazza Ganganelli vengono appese delle grandi corna. Se, passando sotto l’arco, le corna oscillano, significa che il malcapitato (o malcapitata) è “becco”, ossia cornuto. L’origine di questa usanza sembra derivi da diverse teorie: una di queste sostiene che, mentre i mariti si assentavano per qualche giorno da casa per vendere il proprio bestiame in occasione della fiera, le mogli rimanevano sole e i tradimenti erano all’ordine del giorno. Una seconda ipotesi risale, invece, al Capodanno celtico, che terminava proprio l’11 novembre; di conseguenza in questi giorni si festeggiava così tanto, che capitavano spesso dei tradimenti.
Le affollate strade del centro sono disseminate di bancarelle di ogni genere ed è presente anche un luna park. È possibile gustare le tipicità nei numerosi stand gastronomici oppure nei locali e ristoranti cittadini, che offrono menù speciali per l’occasione.
I cibi tipici della Fiera di San Martino sono la piadina con salsiccia e cipolla dell’acqua, le castagne con la cagnina e la piada dei morti. La fiera dura 3 o 4 giorni e comprende il fine settimana più vicino all’11 novembre, giorno di San Martino.
Per info: https://www.santarcangelodiromagna.info/ sezione Eventi.