Il MUSAS – Museo Storico Archeologico è stato istituito nel 2005 per valorizzare il patrimonio archeologico e storico-artistico della città di Santarcangelo di Romagna e del territorio circostante.
Attraverso le diverse sezioni il Museo ripercorre le vicende del luogo, a partire dal piccolo insediamento rurale sorto in età romana sino al costituirsi durante il Medioevo di un insediamento fortificato, entrato poi nell’orbita della Signoria Malatestiana, per giungere infine agli sviluppi urbanistici della città attuale.
La Sezione Archeologica raccoglie reperti e manufatti che con la loro presenza testimoniano di un tessuto agricolo e artigianale attivo soprattutto in epoca romana.
La Sezione Artistica illustra la storia di Santarcangelo dal Medioevo all’Ottocento.
Numerose le opere provenienti dalla Chiesa di S. Francesco, uno dei monumenti scomparsi più importanti della città che si trovava in piazza Ganganelli. Tra questi: il famoso Polittico di Jacobello da Bonomo del 1385 e una tavola del pittore ravennate Luca Longhi del 1531.
Anche le sale dedicate al Seicento, al Settecento e all’Ottocento espongono importanti dipinti di artisti, non solo locali.
Una sala è dedicata a Papa Clemente XIV, santarcangiolese di nascita (1705-1774), considerato una delle maggiori “glorie” cittadine.
Nella stessa sala sono esposti anche ritratti del Pontefice e numerosi oggetti sacri che egli donò ai Conventuali della Chiesa di S. Francesco.
Il museo Storico Archeologico è ospitato nel palazzo Cenci, costruito tra il XVII e XVIII secolo, residenza privata e signorile della famiglia Cenci, e, dal XIX secolo, proprietà del Comune.