Il paese fa parte de “I Borghi più belli d’Italia” ed è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Affascinante per la collocazione sulle prime alture rocciose a breve distanza dal mare che da qui si ammira con pienezza e per le sue architetture che vi svettano, visibili fin dalla pianura, attrae lo sguardo e rapisce l’attenzione. Impossibile trattenere il desiderio di visitarla.
E allora si scopre che è una capitale malatestiana e che nella ancora possente Rocca, che i Malatesta edificarono, diedero avvio alla loro prestigiosa storia basata su fortunose fruttuose conquiste e apparentamenti. Qui visse quel Mastin Vecchio, il centenario Malatesta considerato uno dei capostipiti della famiglia, citato da Dante nella Commedia. Per questo per tradizione Verucchio viene definita “Culla dei Malatesta”, testimonianza del legame privilegiato della Signoria con questo castello di cui è stata proprietaria per oltre trecento anni a partire dal 1100, in contenzioso con Pennabilli che, come si è detto nelle pagine introduttive, si onora anch’essa di aver dato i natali alla famiglia.
È probabile che Verucchio abbia rappresentato una tappa di avvicinamento a Rimini per questa famiglia sempre più potente e sempre più ricca.
Si afferma che se non ebbe origine la casata sicuramente qui ebbe origine la loro potenza. E il loro dominio ha permesso il consolidamento delle strutture difensive, lo sviluppo di quelle abitative, ampliando il borgo che si è arricchito di edifici sacri e opere civili. L’impianto medievale, che la passeggiata nel centro storico mette in risalto, conferma quanta parte abbiano avuto i suoi Signori alla crescita di questo luogo che, anche nei secoli successivi, ha goduto di sviluppo e prosperità, oggi fondamento della sua vocazione culturale e turistica.
Ancor prima dei Malatesta, anzi molto prima, Verucchio conobbe una stagione di grande rilevanza. Ospitò tra il IX e il VII sec. a.C. una grande civiltà, quella Villanoviana (meglio definita Villanoviana-Verucchiese), dal nome dei suoi abitanti, i Villanoviani, antesignani degli Etruschi.
Ripetuti scavi archeologici, anche recenti, hanno scoperto numerose necropoli e insediamenti, e hanno riportato alla luce reperti straordinari, rarissimi, di una preziosità incomparabile. Si tratta di gioielli di oro e ambra, oggetti d’arredo, armi e strumenti che sono raccolti in un Museo, il Civico Archeologico, ospitato nell’antico Monastero dei Padri Agostiniani, che ha assunto per ciò che custodisce un rilievo internazionale, la cui visita non può essere saltata.
La Verucchio moderna offre un attrezzato campo da golf con 18 buche, Il Rimini Golf Club, una club house e un campo pratica, in una prestigiosa e affascinante tenuta, già di proprietà di Carolina Amalia di Brünswick, moglie di Giorgio IV Re d’Inghilterra, che qui dimorò a lungo, da cui prende il nome.

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